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Mangiare bene fusion: a Milano si può!

, 18 giugno 2015
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Bando ai puristi della tradizione, Social Milano affronta l’ostica questione che si pone a chiunque viva in una grande città.

Esistono ristoranti fusion davvero buoni?

Chi scrive è una foodie molto esigente che ama sia la cucina cinese che la cucina giapponese – e che ha provato entrambe le cucine nei loro luoghi d’origine. Amo quindi anche il rispetto delle tradizioni e delle culture legate a queste cucine senza però disdegnare sperimentazioni in territori inesplorati che non di rado mi hanno riservato delle belle sorprese, perchè sono convinta che la tradizione si mantenga viva anche con la capacità di innovarsi e di adattarsi all’ambiente circostante.

Ecco un elenco di ristoranti che occupano un’area grigia della gastronomia asiatica – di per sè enorme e difficilmente descrivibile in un solo post visto che abbraccia moltissime culture e paesi: non aspettatevi ristoranti specializzati in un solo piatto – che sia il sushi o che siano i ravioli, come spesso accade nei ristorantini in Asia, dove ogni ristorante serve la sua specialità e le sue varianti – ma sappiate che sono ugualmente ottimi, se siete in cerca di un pasto diverso da quello a cui siamo abituati quotidianamente.

Pasta-B

Non fatevi ingannare dal nome: questo ristorantino su due piani contaminato dai ritmi frenetici che scorrono al di fuori delle sue sale, nel centro di Milano, offre una cucina tutt’altro che italiana. Il menu è asiatico e tutto da provare. Noi consigliamo i Gyoza e gli spinaci con salsa di ostriche, ma l’offerta è nutrita, i prezzi contenuti e il servizio efficiente.

Via Ulrico Hoepli 1

Orari: lun – sab 11:30 – 20:00

La Città del Drago

Non è un cinese, non è un giapponese, non è un tailandese e non è nemmeno un ristorante vietnamita eppure in queste sale – ampie, dallo stile forzatamente orientale che sfiora il kitsch – si servono tutte queste cucine con risultati davvero soddisfacenti, soprattutto per quanto riguarda le polpette di gamberi, gli onigiri al tonno, il pollo croccante, gli spaghetti di soia alla piastra (bollentissima) con carne e verdure e molto altro. Gremitissimo il fine settimana.

Wicky’s

Wicky – l’incredibile personaggio che dà vita a questo luogo, che ha aperto lui 4 anni fa – odia se si chiama la sua cucina fusion. E noi gli diamo ragione, chiamandola invece cucina sperimentale. Ha viaggiato in tutto il mondo studiando con i migliori maestri di sushi e si è portato in Italia le tecniche giapponesi per creare una cucina dagli ingredienti speciali che nel piatto è sì asiatica ma anche – soprattutto, direi, italiana. E poi marocchina, francese, indiana. Così contaminata dal viaggio e dall’esperienza da creare il primo sushi kobe in Italia, fatto con la pregiata carne giapponese, o il sushi milanese, utilizzando lo zafferano – rigorosamente italiano – per condire l’amato sticky rice. È decisamente il più chic della lista, da scegliere per una serata speciale. Wicky’s riaprirà in una nuova sede in Corso Italia 6 alla fine di Gennaio, con tantissime novità…

Izakaya Sampei

In Largo Corsia dei Servi, in centrissimo (e a lato del nostrano Sorbillo che serve la pizza più napoletana di Milano), questo ristorante dalla location invidiabile – d’estate si mangia su una immensa terrazza, l’interno è chic e luminoso, con un personale grazioso e competente – serve esclusivamente cibo giapponese, ma è arrivato in questa lista perchè non è il cibo che probabilmente vi aspettate da un giapponese standard. Qui si serve la cucina da trattoria giapponese, infatti, con okonomiyaki – una specie di frittatina condita con piccoli pezzi di diversi ingredienti a scelta, dalla carne al pesce fino a verdure locali, cotta su piastra – e melanzane marinate, pesce azzurro in carpione e molto altro.  Il sushi? C’è, ma non è il pezzo forte. Ordinate piuttosto i Soba, spaghetti di grano saraceno con soia, brodo e cipollotti, o lo shabu shabu, fettine di manzo bollite al tavolo in brodo kombu.

Wang Jiao

È la versione di Sampei per la cucina cinese, ovvero un cinese che non ti aspetteresti a Milano. Con tre location diverse (Una in Via Padova 3, l’altra in Via Felice Casati 7 e l’altra, che ha aperto a settembre, in Viale Col di Lana 14) e un’atmosfera ricercata – dimenticate le pacchianate che strizzano l’occhio a un oriente non meglio definito, nessuna musica orientale ad alto volume o odori di cucina invadenti – questo luogo è perfetto per chi inizia a soffrire seriamente il pollo con le mandorle e le nuvole di drago. Assaggiate le melanzane con la carne e, senza distinzione di sorta, tutto quello che trovate nel menu, ricordandovi però che nulla qui nelle ricette è occidentalizzato e quindi per “scodella di manzo piccante” si intende DAVVERO piccante. Piuttosto ampia anche la carta dei vini, quasi tutta italiana (più fusion di così…), cosa insolita per un ristorante asiatico. Servizio rapidissimo – anche troppo – e cortese.